Le rondini aiutano la biodiversità

Le rondini svolgono un importante lavoro a livello ecologico che da anni viene studiato e analizzato dalla ricerca scientifica. Recentemente, però, il ruolo di questi uccelli migratori è stato confermato da uno studio che ha visto insieme il MUSE – Museo delle scienze di Trento – LIPU e Università degli studi di Milano. La ricerca ha valutato il ruolo delle rondini negli allevamenti bovini nella Val di Non in Trentino dove, negli ultimi tempi  – complici le avverse condizioni climatiche – è aumentata considerevolmente la presenza delle mosce, insetti nocivi  sia per lo stress che comunicano agli animali, sia perché portatrici di agenti patogeni decisamente pericolosi anche per l’uomo.

Le rondini e il loro apporto nell’ecosistema

La rondine  – Hirundo rustica è una volatile delle campagne presente in mlti paesi e uno dei più noti e conosciuti uccelli migratori. Pur essendo volatili di grande rilevanza ecologica, nel nostro continente la rondine, secondo i dati del Farmland bird index, ha subito un declino del 19%. L’intensificazione dell’agricoltura, gli insetticidi e i cambiamenti climatici, si aggiungono ad altri fattori che influiscono sia sulle aree di svernamento che su quelle di riproduzione di questa specie migratoria. Per questa ricerca, da aprile ad agosto 2022,  gli studiosi hanno rilevato dati sull’attività delle mosche e sulla presenza di rondini negli allevamenti e nei luoghi dove stazionano abitualmente animali domestici per riuscire a comprendere meglio l’importantissimo ruolo di questi uccelli nel nostro ecosistema.

“Grazie alla collaborazione dell’Unità Operativa di Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria del Trentino, siamo anche riusciti a formulare un protocollo da seguire all’interno delle stalle, per esempio, con i nidi di rondine, in modo da consentirne la presenza senza che essa crei “intralci”, e ponendo le basi per la loro tutela e per far sì che gli allevatori possano beneficiare del prezioso contributo di questi uccelli migratori”, ha rilevato Alberto Bertocchi della LIPU di Trento.

“Questo studio è stato fortemente voluto da MUSE, Lipu e Università Statale di Milano, perché il calo di questa specie carismatica e di tanti altri uccelli insettivori meno noti è davvero preoccupante. Abbiamo bisogno di approcci innovativi per contrastare il declino della biodiversità nel settore agricolo e zootecnico e trovare delle sinergie tra le attività umane e la conservazione della biodiversità è fondamentale. Inoltre, se vogliamo raggiungere gli obiettivi di iniziative cruciali per la sostenibilità a livello globale, come quelli di Agenda 2030, del Green Deal europeo e del Global Stock Take redatto all’ultima COP28, dobbiamo impegnarci seriamente nell’applicare le cosiddette Soluzioni Basate sulla Natura (Nature-based Solutions). Per poterlo fare, dobbiamo prima di tutto migliorare le nostre conoscenze scientifiche, così da supportare lo sviluppo sostenibile attraverso delle valutazioni davvero robuste”, aggiungono  Francesca Roseo e Marco Salvatori, entrambi ricercatori al MUSE – Museo delle Scienze di Trento, Ambito Biologia della Conservazione.

Il ruolo negli allevamenti e nelle stalle

Attraverso opportuni modelli statistici,  nel corso della ricerca, è stato possibile quantificare l’effetto delle rondini sulle mosche e sulla loro presenza. I risultati mostrano come il tasso di attività di questi insetti aumenti per effetto dell’accrescersi della temperatura e nel corso della stagione calda. Ma è proprio questo incremento che appare molto meno marcato in presenza delle rondini e viene  ulteriormente limitato quando questi volatili sono presenti in stalle e allevamenti. A una temperatura di 22°, riporta lo studio, la presenza locale di 25 rondini corrisponde a una riduzione media di oltre il 60% nel tasso di attività delle mosche rispetto a quello che si avrebbe in una stalla senza la presenza di questi uccelli migratori. Il tutto dimostra come il rispetto dell’ambiente e della biodiversità sia fondamentale per una sana ed efficace convivenza fra uomo e animali. E come sia basilare proteggere ogni singola specie e conservarne in natura il ruolo fondamentale.

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